Quaderni 1914-1916: Difference between revisions

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Pare però che la semplice esistenza delle forme contenute in “(∃ x, ''φ'') . ''φ''x” ''non'' possa ''da sola'' determinare la verità o la falsità di questa proposizione! Non appare quindi ''impensabile'' che, ad esempio, nessuna negazione di una proposizione elementare sia vera. Ma questa affermazione non riguarderebbe già il SENSO ''della negazione''?
Pare però che la semplice esistenza delle forme contenute in “(∃ x, ''φ'') . ''φ''x” ''non'' possa ''da sola'' determinare la verità o la falsità di questa proposizione! Non appare quindi ''impensabile'' che, ad esempio, nessuna negazione di una proposizione elementare sia vera. Ma questa affermazione non riguarderebbe già il SENSO ''della negazione''?


Chiaramente possiamo considerare ogni proposizione assolutamente generale come l’asserzione o la negazione dell’esistenza di un qualche tipo di fatti. Ma ciò non vale per tutte le proposizioni?
Chiaramente possiamo considerare ogni proposizione assolutamente generale come l’affermazione o la negazione dell’esistenza di un qualche tipo di fatti. Ma ciò non vale per tutte le proposizioni?


Ogni collegamento di segni che sembra affermare qualcosa riguardo al proprio senso è una proposizione apparente (come tutte le proposizioni della logica).
Ogni collegamento di segni che sembra affermare qualcosa riguardo al proprio senso è una proposizione apparente (come tutte le proposizioni della logica).
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Qui è infatti molto facile scambiare tra loro la somma logica e il prodotto logico.
Qui è infatti molto facile scambiare tra loro la somma logica e il prodotto logico.


Giungiamo infatti al risultato apparentemente strano che due proposizioni devono avere qualcosa in comune per poter esser asserite da una proposizione.
Giungiamo infatti al risultato apparentemente strano che due proposizioni devono avere qualcosa in comune per poter esser affermate da una proposizione.


(L’appartenenza a ''una'' classe è però anche qualcosa che le proposizioni possono avere ''in comune''!)
(L’appartenenza a ''una'' classe è però anche qualcosa che le proposizioni possono avere ''in comune''!)
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Se per esempio si potesse dire: tutte le proposizioni che non affermano p affermano ~p, con ciò si avrebbe una descrizione soddisfacente. – Ma così non è.
Se per esempio si potesse dire: tutte le proposizioni che non affermano p affermano ~p, con ciò si avrebbe una descrizione soddisfacente. – Ma così non è.


Ma non si può dire che “~p” è ciò che hanno in comune solo quelle proposizioni che non asseriscono “p”? – E già di qui segue l’impossibilità di “p . ~p”.
Ma non si può dire che “~p” è ciò che hanno in comune solo quelle proposizioni che non affermano “p”? – E già di qui segue l’impossibilità di “p . ~p”.


(Tutto questo presuppone naturalmente già l’esistenza dell’intero ''mondo proposizionale''. A buon diritto?)
(Tutto questo presuppone naturalmente già l’esistenza dell’intero ''mondo proposizionale''. A buon diritto?)