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1) Prendi ϕ''x''. Vogliamo spiegare il significato di “in ‘ϕ''x''’ una ''cosa'' simbolizza”. L’analisi è: | 1) Prendi ϕ''x''. Vogliamo spiegare il significato di “in ‘ϕ''x''’ una ''cosa'' simbolizza”. L’analisi è: | ||
{{p indent|(∃''y'') . ''y'' simbolizza . ''y'' <nowiki>=</nowiki> “''x''” . “ϕ''x''”}} | |||
[“''x''” è il nome di ''y'': “ϕ''x''” = “‘ϕ’ è alla sinistra di ‘''x''’” e ''dice'' ϕ''x''.] | [“''x''” è il nome di ''y'': “ϕ''x''” = “‘ϕ’ è alla sinistra di ‘''x''’” e ''dice'' ϕ''x''.] | ||
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2) Qui la questione può essere esplicata nel modo seguente. Prendi ϕ''a'' e ϕ''A'': e chiediti che cosa si intende dicendo “c’è una cosa in ϕ''a'' e un complesso in ϕ''A''”? | 2) Qui la questione può essere esplicata nel modo seguente. Prendi ϕ''a'' e ϕ''A'': e chiediti che cosa si intende dicendo “c’è una cosa in ϕ''a'' e un complesso in ϕ''A''”? | ||
{{p indent|1) significa: (∃''x'') . ϕ''x'' . ''x'' <nowiki>=</nowiki> ''A''}} | |||
{{p indent|2) significa: (∃''x'', ψξ) . ϕ''A'' <nowiki>=</nowiki> ψ''x'' . ϕ''x''.<!--<ref>ξ è il simbolo di Frege per una ''Argumentstelle'', per mostrare che ψ è un ''Funktionsbuchstabe''. [''Edd.'']</ref>-->}} | |||
''Uso di proposizioni logiche''. Puoi trovarne una così complicata da non accorgerti, osservandola, che è una tautologia; ma hai mostrato che può essere derivata con certe operazioni da certe altre proposizioni secondo la nostra regola per la costruzione delle tautologie; e dunque sei in grado di vedere che una cosa segue da un’altra, mentre altrimenti non saresti stato capace di vederlo. Per esempio, se la nostra tautologia è della forma ''p'' ⊃ ''q'' puoi vedere che ''q'' segue da ''p''; e avanti così. | ''Uso di proposizioni logiche''. Puoi trovarne una così complicata da non accorgerti, osservandola, che è una tautologia; ma hai mostrato che può essere derivata con certe operazioni da certe altre proposizioni secondo la nostra regola per la costruzione delle tautologie; e dunque sei in grado di vedere che una cosa segue da un’altra, mentre altrimenti non saresti stato capace di vederlo. Per esempio, se la nostra tautologia è della forma ''p'' ⊃ ''q'' puoi vedere che ''q'' segue da ''p''; e avanti così. | ||
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ϕ non potrà mai stare a sinistra del simbolo di una proprietà (o in qualsiasi altra relazione con esso). Perché il simbolo di una proprietà, per esempio ψ''x'', è ''che'' ψ sta alla sinistra di una forma-nome, e un altro simbolo ϕ non potrà mai stare a sinistra di un tale ''fatto'': se potesse, disporremmo di un linguaggio illogico, il che è impossibile. | ϕ non potrà mai stare a sinistra del simbolo di una proprietà (o in qualsiasi altra relazione con esso). Perché il simbolo di una proprietà, per esempio ψ''x'', è ''che'' ψ sta alla sinistra di una forma-nome, e un altro simbolo ϕ non potrà mai stare a sinistra di un tale ''fatto'': se potesse, disporremmo di un linguaggio illogico, il che è impossibile. | ||
{{p indent|''p'' è falso <nowiki>=</nowiki> ~(''p'' è vero) Def.}} | |||
È molto importante che le relazioni logiche apparenti ∨, ⊃, etc. necessitino di parentesi, punti, etc., ovverosia che abbiano “raggi d’azione”; ciò basta a mostrare che esse non sono relazioni. Questo fatto è stato trascurato proprio per la sua universalità – che è proprio ciò che lo rende tanto importante.<!-- [''Cfr.'' 5.461.]--> | È molto importante che le relazioni logiche apparenti ∨, ⊃, etc. necessitino di parentesi, punti, etc., ovverosia che abbiano “raggi d’azione”; ciò basta a mostrare che esse non sono relazioni. Questo fatto è stato trascurato proprio per la sua universalità – che è proprio ciò che lo rende tanto importante.<!-- [''Cfr.'' 5.461.]--> |