Quaderni 1914-1916: Difference between revisions

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<p style="text-align: center;">''Nota alla traduzione''</p>
{{p center|''Nota alla traduzione''}}


La traduzione di testi impegnativi come quelli filosofici mette necessariamente davanti a scelte difficili e sostanzialmente insolubili in maniera unilaterale. Ogni scelta lessicale, anche quella più corretta, spesso comporta il sacrificio di una sfumatura, di una eco, di un indizio presenti nell’originale.
La traduzione di testi impegnativi come quelli filosofici mette necessariamente davanti a scelte difficili e sostanzialmente insolubili in maniera unilaterale. Ogni scelta lessicale, anche quella più corretta, spesso comporta il sacrificio di una sfumatura, di una eco, di un indizio presenti nell’originale.
Line 26: Line 26:
A Michele Lavazza va il mio più sincero ringraziamento per la stima che mi ha accordato assegnandomi questa traduzione e per la professionalità dimostrata lungo tutte le fasi di lavoro. Sempre a Michele va un ulteriore ringraziamento per aver completato la revisione finale del testo.
A Michele Lavazza va il mio più sincero ringraziamento per la stima che mi ha accordato assegnandomi questa traduzione e per la professionalità dimostrata lungo tutte le fasi di lavoro. Sempre a Michele va un ulteriore ringraziamento per aver completato la revisione finale del testo.


<p style="text-align: right;">Rolando Vitali</p>
{{p center|Rolando Vitali}}
|language =  
|language =  
|original =
|original =
Line 82: Line 82:
{{ParTB|5. 9. 14.}}
{{ParTB|5. 9. 14.}}


<p style="text-align: center;">''ϕ''a, ''ϕ''b, a R b = Def ''ϕ'' [a R b]</p>
{{p center|''ϕ''a, ''ϕ''b, a R b {{=}} Def ''ϕ'' [a R b]}}


Ricordati che le parole “funzione”, “argomento”, “proposizione” ecc. non devono presentarsi nella logica.
Ricordati che le parole “funzione”, “argomento”, “proposizione” ecc. non devono presentarsi nella logica.
Line 165: Line 165:
Essa è possibile solo attraverso la coordinazione delle parti costitutive; offre un esempio la coordinazione tra nome e denominato. (Ed è evidente che in un qualche modo ha luogo anche una coordinazione tra relazioni.)
Essa è possibile solo attraverso la coordinazione delle parti costitutive; offre un esempio la coordinazione tra nome e denominato. (Ed è evidente che in un qualche modo ha luogo anche una coordinazione tra relazioni.)


<p style="text-align: center;">| a R b | ; | a b | ; p = a R b Def</p>
{{p center|{{!}} a R b {{!}} ; {{!}} a b {{!}} ; p = a R b Def}}


Qui un segno semplice viene associato a uno stato di cose.
Qui un segno semplice viene associato a uno stato di cose.
Line 181: Line 181:
È degna di nota la somiglianza tra i segni:
È degna di nota la somiglianza tra i segni:


<p style="text-align: center;">“a R b”</p>
{{p center|“a R b”}}


<p style="text-align: center;">e “aσR . Rσb”.</p>
{{p center|e “aσR . Rσb”.}}




Line 286: Line 286:
Che non siamo semplicemente fuorviati a supporre “relazioni tra relazioni” dall’analogia apparente tra le espressioni:
Che non siamo semplicemente fuorviati a supporre “relazioni tra relazioni” dall’analogia apparente tra le espressioni:


<p style="text-align: center;">“relazioni tra cose”</p>
{{p center|“relazioni tra cose”}}


<p style="text-align: center;">e “relazioni tra relazioni”?</p>
{{p center|e “relazioni tra relazioni”?}}


''In tutte queste riflessioni faccio da qualche parte un'' ERRORE FONDAMENTALE.
''In tutte queste riflessioni faccio da qualche parte un'' ERRORE FONDAMENTALE.
Line 328: Line 328:
Consideriamo la proposizione: “esiste una classe con un solo elemento”. Oppure, il che è la stessa cosa, la proposizione:
Consideriamo la proposizione: “esiste una classe con un solo elemento”. Oppure, il che è la stessa cosa, la proposizione:


<p style="text-align: center;">(∃''ϕ'') : . (∃ x) : ''ϕ''x : ''ϕ''y . ''ϕ''z . ⊃<sub>y, z</sub> . y = z</p>
{{p center|(∃''ϕ'') : . (∃ x) : ''ϕ''x : ''ϕ''y . ''ϕ''z . ⊃<sub>y, z</sub> . y {{=}} z}}


Che “(∃ x) x = x” sia tautologica potrebbe risultare comprensibile, poiché non si riuscirebbe affatto a scriverla se fosse falsa, ma qui! Possiamo indagare ''questa'' proposizione al posto dell’“assioma dell’infinito”!
Che “(∃ x) x = x” sia tautologica potrebbe risultare comprensibile, poiché non si riuscirebbe affatto a scriverla se fosse falsa, ma qui! Possiamo indagare ''questa'' proposizione al posto dell’“assioma dell’infinito”!
Line 338: Line 338:
Come stanno le cose con proposizioni come:
Come stanno le cose con proposizioni come:


<p style="text-align: center;">(∃ ''ϕ'') . (∃ x) . ''ϕ''x</p>
{{p center|(∃ ''ϕ'') . (∃ x) . ''ϕ''x}}


<p style="text-align: center;">e: (∃ ''ϕ'') . (∃ x) . ~''ϕ''x.</p>
{{p center|e: (∃ ''ϕ'') . (∃ x) . ~''ϕ''x.}}


Una di queste è una tautologia? Sono queste proposizioni di una scienza, vale a dire sono queste in generale delle ''proposizioni''?
Una di queste è una tautologia? Sono queste proposizioni di una scienza, vale a dire sono queste in generale delle ''proposizioni''?