Note dettate a G.E. Moore in Norvegia: Difference between revisions

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Nello stabilire che ciò va interpretato come una tautologia e non come una contraddizione, non sto assegnando un ''significato'' ad ''a'' e a ''b''; ovverosia non sto dicendo che essi simbolizzano cose diverse ma nello stesso modo. Sto dicendo invece che il modo in cui il polo ''a'' è connesso con l’intero simbolo simbolizza in un ''modo diverso'' dal modo in cui simbolizzerebbe se il simbolo venisse interpretato come una contraddizione. E aggiungo i freghi ''a'' e ''b'' solo per mostrare in quali modi la connessione sta simbolizzando, affinché risulti evidente che ogniqualvolta lo stesso frego figura nella posizione corrispondente in un altro simbolo, anche in quel caso la connessione sta simbolizzando nello stesso modo.
Nello stabilire che ciò va interpretato come una tautologia e non come una contraddizione, non sto assegnando un ''significato'' ad ''a'' e a ''b''; ovverosia non sto dicendo che essi simbolizzano cose diverse ma nello stesso modo. Sto dicendo invece che il modo in cui il polo ''a'' è connesso con l’intero simbolo simbolizza in un ''modo diverso'' dal modo in cui simbolizzerebbe se il simbolo venisse interpretato come una contraddizione. E aggiungo i freghi ''a'' e ''b'' solo per mostrare in quali modi la connessione sta simbolizzando, affinché risulti evidente che ogniqualvolta lo stesso frego figura nella posizione corrispondente in un altro simbolo, anche in quel caso la connessione sta simbolizzando nello stesso modo.


Potremmo, naturalmente, simbolizzare ogni funzione ''ab'' senza utilizzare affatto due poli ''esterni'', semplicemente, per esempio, omettendo il polo ''b''; e qui a simbolizzare sarebbe il fatto che le tre coppie di poli interni delle proposizioni siano connessi in un certo modo con il polo ''a'', mentre l’altra coppia ''non'' vi era connessa. E quindi la differenza tra i freghi ''a'' e ''b'', dove li utilizziamo, mostra soltanto che è un diverso stato di cose che sta simbolizzando in un caso e nell’altro: in un caso il fatto che certi poli interni ''sono'' connessi in un certo modo con un polo esterno, nell’altro caso ''il fatto che non'' lo sono.
Potremmo, naturalmente, simbolizzare ogni funzione ''ab'' senza utilizzare affatto due poli ''esterni'', semplicemente, per esempio, omettendo il polo ''b''; e qui a simbolizzare sarebbe il fatto che le tre coppie di poli interni delle proposizioni siano connessi in un certo modo con il polo ''a'' e che l’altra coppia ''non'' vi sia connessa. E quindi la differenza tra i freghi ''a'' e ''b'', dove li utilizziamo, mostra soltanto che è un diverso stato di cose che sta simbolizzando in un caso e nell’altro: in un caso il fatto che certi poli interni ''sono'' connessi in un certo modo con un polo esterno, nell’altro caso ''il fatto che non'' lo sono.


Il simbolo per una tautologia, in qualunque forma lo mettiamo, sia che omettiamo il polo ''a'' sia che omettiamo il polo ''b'', è sempre passibile di venire impiegato come il simbolo di una contraddizione; soltanto non nello stesso linguaggio.
Il simbolo per una tautologia, in qualunque forma lo mettiamo, sia che omettiamo il polo ''a'' sia che omettiamo il polo ''b'', è sempre passibile di venire impiegato come il simbolo di una contraddizione; soltanto non nello stesso linguaggio.